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286 | pereat rochus |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:292|3|0]] epistolae, ai banchi vuoti, se li figurò pieni di popolo, del suo popolo d’ogni domenica, e uno spirito di eloquenza entrò in lui.
— Vi benedico tutti — diss’egli, forte. — Vorrei che foste presenti, ma non posso, perchè non si deve saper niente. Vi benedico tutti e scusate se ho mancato. Gloria Dei cum omnibus vobis.
La tentazione fu, per qualcuno, troppo forte. Una voce cavernosa risuonò nella chiesa vuota.
— Amen.
Don Rocco rimase’ senza fiato, con le mani in aria.
— Si sbrighi — disse la serva, tornando. — Non si ricorda che deve lasciarmi fuori il pastrano e gli abiti?
Il povero don Rocco si trovava assai male in arnese, portava addosso omnia bona sua, e c’era da cucire, da smac-