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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:298|3|0]]cucina, nessuno in salotto. Non rinvenendo le chiavi era entrato in chiesa per il corridoio interno. Don Rocco lo mandò in salotto a pigliargli gli abiti, poichè era lì che la Lucia soleva lavorare di sera. Il ragazzo tornò a riferire che non c’erano abiti. Come non ci sono abiti? Don Rocco gli ordina di far la guardia davanti all’uscio di casa e scende a cercarli egli stesso, in camicia. A mezza scala si ferma e fiuta. Che abbominevole odor di pipa è questo? Don Rocco, molto buio in fronte, procede. Va diritto in salotto, cerca, fruga; niente. Torna in cucina con un certo battito di cuore. Puzzo orrendo, ma niente abiti. Sì, sotto la tavola v’è un mucchietto di roba sucida; una giacca, un paio di calzoni, un cappello da contadino. Don Rocco raccoglie, spiega, esamina col cipiglio più minaccioso. Gli parve averla veduta an-

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