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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:300|3|0]]nel cortile: «dov’è questo don Rocco?» Egli risalì a fatica nella sua camera, si pose a letto senza quasi sapere che si facesse, senza pensiero, quasi, nè senso.

Abbasso lo cercavano, lo chiamavano. C’era il professore Marin e poche altre persone, venute per la messa. Nessuno capiva come la porta della chiesa fosse tuttavia chiusa. Il professore entrò in casa, chiamò la Lucia, chiamò don Rocco senza che anima viva gli rispondesse. Capitò finalmente in camera del prete e si fermò sulla soglia, sbalordito di vederlo a letto.

— Ohe! — diss’egli. — Don Rocco! A letto? E la messa?

— Non posso — rispose sotto voce don Rocco, supino, immobile come una mummia.

— Ma cosa? — replicò l’altro acco-

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