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296 | pereat rochus |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:302|3|0]]Rocco alla loro volta. Egli taceva come il santo Giobbe, cercando padroneggiarsi. Forse la seccatura di tutte quelle faccie curiose, pendenti sopra la sua, lo aiutò.
— Andate — diss’egli, finalmente, agli ultimi venuti. — Non occorre medico, non occorre niente, andate!
Le quattro faccie si ritirarono alquanto, ma guardandolo sempre fisso con una espressione forse di accresciuto sgomento.
— Andate, vi dico! — replicò don Rocco.
Uscirono piano e si fermarono fuori ad origliare, a spiare.
— Dunque? — fece il professore. — Cosa vi sentite?
— Niente.
— E perchè state a letto, allora?
Don Rocco si voltò con la faccia al muro. Le lagrime tornavano, adesso. Non poteva parlare.