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pereat rochus 301

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:307|3|0]]le mani, sino alla punta delle dita. Il cappello a cilindro, enorme, gl’inghiottiva gli orecchi.

Il professore gli veniva alle spalle ridendo silenziosamente. Nel cortile parecchia gente corsa al rumore dell’accaduto, rideva. Solo non rideva il vecchio accattone, bizzarro uomo, mezzo filosofo.

— Oh don Rocco, cosa pare! — dicevano le donne. E chi gli raccontava un fatto della Lucia, chi un altro, cose d’ogni colore ch’egli non aveva sospettate mai.

— Basta, basta — rispondeva lui, turbato nella coscienza di questo sparlare. — Oramai è fatta, oramai è fatta.

Si avviò seguito da tutti, diede un’ultima occhiata al fico del campanile e, passando fra i cipressi di fronte alla chiesa, si voltò alla porta, si levò divotamente il cappello e piegò un ginocchio.

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