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liquidazione | 327 |
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tutti per un solo biglietto circolare di ferrovia, de’ più modesti. Quando osservo la vita, e la penso e la porto nel mio petto, essa vive ancora, dentro a me, del mio stesso calore, del mio sangue; quando la noto nel taccuino, vi muore miseramente, vi si dissecca, io vi cerco invano una ispirazione, la mia fantasia la sdegna, il mio cuore non la sente più. I miei migliori documenti umani non sono miei; mi vivono bensì intorno o almeno passano davanti a me.
Poveri ideali miei, e voi pure andrete dispersi. Questo me ne consola, che tutti, anche la bella signora schifiltosa, conoscono il fango della via e degli uomini, perchè è appunto là ch’io gl’incontrai veramente. E questo ancora me ne consola, che nessun nemico inferiore, nessun poeta dell’arte nuova dirà loro villania che li tocchi, tanto al di sopra