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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:44|3|0]]— Sento che la sala è vuota, — disse lo Zuane cessando dal suonare. — Vi è qualcuno presso di me?...

— Sì, sì — risposi.

— Ah, quel signore veneto — diss’egli. — Io sono stato poco gentile, stasera, e devo almeno a lei qualche spiegazione.

Stavo proprio sulla brago e protestai di non volere spiegazioni; ma quegli insistette e la signora mi scongiurò, in silenzio, a mani giunte, con un viso disperato, di lasciarlo parlare. Guardai involontariamente gli altri che intesero e piano piano, molto a malincuore, se ne andarono.

— Non potevo prendere del denaro guadagnato da lei, capisce — disse lo Zuane. — È mia nipote, l’ho allevata io, l’ho educata io. Una cosa orribile! Mi ha tradito.

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