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58 | un'idea di ermes torranza |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:64|3|0]]di Padova, chiese ed ebbe in dono dal padre la promessa di lasciar in pace i cari pioppi che l'avean tante volte veduta correre e saltare, prima del collegio, con le sue rustiche amiche, e più tardi leggere Roh Roy, Waverley e Ivanhoe, tre poveri vecchi libri della sottile biblioteca di casa, tre poveri vecchi libri immortali che ora aspettano sul loro scaffale altre cupide mani, altri ardenti cuori inesperti della nostra grande arte moderna.
Ermes Torranza, il poeta, le diceva che ella stessa, a quindici anni, pareva un piccolo pioppo ridente a ogni soffio di vento, e che certo le colossali piante la ricambiavano di tenerezza paterna. Torranza lo diceva sul serio; egli aveva nel sangue questo fantastico sentimento della natura, questi istinti che i nostri freddi critici corretti gli rimproveravano,