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un'idea di ermes torranza 59

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:65|3|0]]forse a torto. Infatti, nel settembre del 79 Bianca tornò a Monte San Donà, sola, col cuore amaro; e le parve, passando fra i pioppi, che Torranza avesse ragione, che le piante pigliassero con lei la espressione di quel biasimo affettuoso che vien significato con la tristezza e il silenzio. Il piccolo sior Beneto non tenne questo metodo. Lo aveva sempre detto, quel padre sapiente e profetico, che la sarebbe andata a finire così, che troppi libri e troppa musica non conducono a niente di buono, che a forza di volersi raffinare ci si scavezza. Credeva, la signorina, di esser nata per sposare un principe, un Creso, un chi sa cosa diavolo mai? Eran questi gli esempi avuti dalla santa donna di sua madre. La mansueta signora Giovanna San Dona, una santa per forza, non partecipò alle collere del suo temuto signore, anzi godè segreta-

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