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60 | un'idea di ermes torranza |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:66|3|0]]mente che la ragazza non si fosse lasciata metter i piedi sul collo e santificare come lei. Bianca aveva riamato abbastanza sul serio il bel giovinotto biondo fattosi avanti, dopo un lungo sospirare, per la sua mano; ma i suoceri grossolani, avari, stizzosi, le eran riusciti intollerabili. Il marito, buono ma debole, non osava proteggerla a dovere; indi sdegni e lagrime. Non c’erano figli; e così Bianca aveva potuto, in un impeto di collera, tornarsene al suo solitario angolo degli Euganei, ai suoi pioppi venerabili.
Aveva creduto, sì, a prima giunta, esserne guardata severamente; ma poi raccontò loro tante e tante cose che ogni freddezza fra le vecchie piante e lei ne fu tolta. Due mesi dopo il suo ritorno, quand’ella vide, un lucido giorno di novembre, che le ultime brine e il gran vento del dì innanzi le aveano spogliate