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un'idea di ermes torranza | 61 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:67|3|0]]di foglie sin quasi alla vetta, quei tremoli pennacchi giallo-rossicci le misero una malinconia da non dire; sentì che i piòppi la salutavano da lontano come amici fedeli, prossimi a venir meno, a perder la parola ed i sensi.
Tutto veniva meno con essi nella gran pace, nella luce limpida del pomeriggio di novembre; tutto, tranne il bruno dorato dei cipressi che dai vigneti deserti presso a Monte San Donà si rizzavano qua e là sul cielo biancastro d’oriente. La giovane signora avea lungamente passeggiato i vigneti, e ora, al cader del sole, scendeva piano piano la costa che ne beve con i suoi cavi sassi e con le quercie inclinate l’ultimo tepore. Ella guardava, distratta, più le foglie dense sul sentiero, più l’erbe grigie e gialliccie del pendio che il piano e i colli dorati, e il tenero cielo caldo del ponente. Perchè