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62 | un'idea di ermes torranza |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:68|3|0]]mai aveva pensato, la sera precedente, appena spento il lume, a Ermes Torranza? Perchè ne aveva sognato tutta la notte? Perchè non poteva ancora liberarsi da questa immagine? Eran pur quasi tre mesi che non vedeva il poeta, di cui nessuno a Monte San Donà le parlava mai; ed egli le aveva scritto una volta sola in principio d’ottobre per inviarle una romanza da camera. Bianca credeva ai presentimenti, non dubitava che avrebbe presto riveduto l’amico suo; ma pure, come spiegare una impressione così forte? Ella ammirava l’ingegno di Ermes Torranza, gli voleva un gran bene per la squisita nobiltà dell’animo, per la conoscenza che ne aveva sin da bambina; ma il poeta era sui sessant’anni, e benchè le portasse un’amicizia più appassionata che paterna, e la sapesse esprimere molto bene in prosa e in versi, con la musica