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76 | un'idea di ermes torranza |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fedele, ed altri racconti (Fogazzaro).djvu{{padleft:82|3|0]]— Benone! — esclamò l’ironico marito. — Adesso poi, siccome sarebbe una pazzia, così son sicuro che pagate. Accomodatevi pure.
Ed entrò in casa.
La signora non aveva un soldo in tasca, ma fece subito qualche segreta convenzione col cursore, che salutò e sparve nella nebbia, dilagata, in un batter d’occhio, sul piano. Il triste oceano bianco fumava su tutti i pendii, metteva le prime ondate taciturne sulla spianata di Monte San Donà. Ancora un momento e avrebbe chiusa la casa nel suo vapor denso, avrebbe affacciata a tutte le finestre la sua malinconia stupida.
— Ci vorrà un lume, a tavola — disse al domestico la signora San Donà, rientrando.
— Niente, niente — gridò Beneto dal salotto — non occorre lume che ci si vede