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diario

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ferrero - Diario di un privilegiato, Chiantore, 1946.djvu{{padleft:81|3|0]]stri amici conosce questo campanello, e neppure lo conoscono i questurini, i fattorini, i messi, i telegrafisti. Tutti continuano a suonare all’antico campanello di giorno e di notte, nè i portinai che devono fare il servizio per il padrone di casa possono distinguere se suonano per noi o per Franchetti e i poliziotti non lasciano la portineria nè di giorno nè di notte, per cui i portinai hanno gli stessi identici inconvenienti che avevano quando erano regolarmente pagati... e non lo sono più.

Il portinaio è furioso, il proprietario anche, i poliziotti sono nel suo giardino, i suoi amici sono interpellati tale e quale come i nostri, egli è nella nostra situazione, peggio anzi, perchè apparentemente è lui il sorvegliato, prevediamo che alla scadenza dovremo lasciare la casa. Gli amici ci consigliano di andare a Roma a chiedere spiegazioni, e chiedere che ci tolgano la sorveglianza. Papà non vuole: «Questa sorveglianza disonora il governo, non me; io sto benissimo. Mi guardino quanto a loro pare».


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