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leo ferrero

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ferrero - Diario di un privilegiato, Chiantore, 1946.djvu{{padleft:82|3|0]]15 Gennaio.

Il 10 gennaio è arrivata a papà una lettera da Chicago. Un «manager» americano gli propone di andare negli Stati Uniti a tenere dieci conferenze. Condizioni: 500.000 lire anticipate, da depositarsi presso il Consolato. Papà avrebbe inoltre il 50 per cento di quello che le conferenze renderebbero in più della somma anticipata. Papà non ha gran voglia di andare in America; vuol finire il terzo volume del romanzo (il secondo è consegnato all’editore), ma insomma 500.000 lire sono una somma, e il trattamento a cui siamo fatti segno non è tale da far sprezzare una simile proposta. Papà va dal Prefetto. Ripete quel che ha detto al Commissario: «se avesse voluto andarsene, avrebbe venduto la villa, sta per pubblicare un libro, un «manager» ha proposto, ecc.».

Il Prefetto è gentilissimo. «Sono un suo antico ammiratore. Leggo sempre con molto interesse i suoi articoli nell’«Illustrazione ». Ho letto i suoi libri su Ro-


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