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paesaggi | 129 |
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Compagnie di strani Fauni,
Su marmorei piedestalli,
Scabri e gialli,
I sentier ne sorvegliavano,
E specchiavansi agli stagni;
Mentre i ragni — erranti ordir,
Fra quei menti aguzzi e lepidi.
Si vedean le argentee reti;
E, faceti.
Gli augelletti si posavano
Su quei pugni irsuti ed alti,
A far salti — ed a garrir.
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