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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fillia - L'ultimo sentimentale, 1927.djvu{{padleft:26|3|0]]emotive oltre la parte fisica. Hanno tanto gridato contro il nostro amore, accusandoci di limitare le nostre potenze cerebrali, senza pensare che, fondendo le nostre sensibilità, saremmo riusciti a costruire una forza spirituale più carica di elementi e più sintetica, come una macchina umana».
— «Ebbene?» — fece Sona allegramente». — Abbiamo risposto loro con un’arma polemica invincibile: le opere — è semplice questione di tempo superare ogni contrasto critico».
Dai ranchos sepolti nella penombra salivano gli accordi barbari delle chittarre:
Sona sorrise ascoltando:
— «Beviamo la dolcezza di questi nostalgici motivi: essi non possono intaccare l’ottimismo puro del cuore che si è liberato d’ogni nostalgia, ma accarezzano l’epidermide come una mano buona».
Un’ombra elegantissima si disegnò nel buio della terrazza. Pablo Halosa, ridivenuto allegro, invitava i due artisti ad una gita notturna in automobile.
In pochi minuti dieci villeggianti erano pronti e partivano in due grandi macchine.
Monotonia geometrica dei pascoli selvaggi che fiancheggiavano la piccola strada — volumi neri di alberi sbucarono tra le canne, sulla riva del fiume — la distesa calmissima delle acque assumeva strane sagome metalliche.
Si fermarono in un lembo di terra che penetrava nel fiume come una miniatura di penisola: freschezza meravigliosa della notte, in atmosfere pregne di profumi tropicali.