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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Frammenti (Saffo - Bustelli).djvu{{padleft:48|3|0]](Dei metri), una de’ sapienti Platone il filosofo (nel Fedro; imitato da Eliano, Var. Ist., XII, 19). E Strabone (XIII; al quale rende eco Eustazio, Commento alla Periegesi di Dioniso, 536): — femmina ammirabile, cui delle altre poetesse niuna sinora è comparabile. — Vedi eziandio Plutarco (Oracolo Pizio, Convito, Amatorio) e Solino (XLII). Ma compendia tutti gli altri l’encomio di Galeno (Protrept., II): — citando il poeta, intendersi Omero, la poetessa, Saffo. —
XI. — La lirica greca salse appunto a grand’eccellenza nell’età saffica. Prima Archiloco, più presso Tirteo, precedettero la Nostra: subito l’ebbe seguitata Anacreonte. Quel Pindaro, che la posterità riverisce principe dei lirici antichi, porterebbe forse gran pericolo della maggioranza, qualvolta per improvviso miracolo ripigliassero voce e suono le perdute o sepolte melodie della Mitilenese. Quantunque alcun verso d’amore uscisse dal mordace Alceo,
- Alceo conobbi, a dir d’amor sì scorto
riman vero che la Mitilenese, trattandone ex professo e più largamente e più divinamente, alzasse prima l’insegna della poesia d’amore;