< Pagina:Frammenti (Saffo - Bustelli).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Frammenti (Saffo - Bustelli).djvu{{padleft:61|3|0]]

ODI E FRAMMENTI DI SAFFO




O suavis anima, quale in te dicam bonum
Antehac fuisse, tales quum sint reliquiae!
Fedro, Lib. III, Fav. 1


I.

(Da Dionigi d’Alicarnasso, Della collocazione delle parole, 23.)


A Venere.


O Venere dal soglio
  Variopinto, o germoglio
  Di Giove, eterno; o d’amorosi furti
  Artefice: a te supplico: di rea
  5Cura e d’angoscia non gravarmi, o Dea.
Vieni, se orecchio attento
  Al mio d’amor lamento,
  Che spesso io ti mandava, unqua porgesti.
  Lo udivi; e, la paterna aula varcata,
  10A me traevi; e, al cocchio aureo aggiogata

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.