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III.
(Da Eustazio, Sopra l’Iliade, VIII.)
Corteggiano le stelle
La grazïosa luna;
E il volto splendïente
Novellamente — celano, quand’ella
La terra tuttaquanta
Dal pieno disco di candore ammanta.
IV.
(Da Ermogene, Delle forme dell’orazione, II, 4.)
La gelid’aura intorno
Sussurra per le ramora del melo;
E dalle scosse fronde
Il sonno si diffonde.
V.
(Da Ateneo, XI.)
Vien qui, Ciprigna; e in aurei nappi, a questi
Amici nostri e tuoi nettare mesci,
Che di gioconda — voluttade inonda.
VI.
(Da Strabone, I.)
Frammento d'un Inno a Venere.
Sia che te Cipro o Pafo [abbia] o Panormo.
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