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CI.

(Dagli Scolii ad Ermogene, presso il Walz,
Retori Greci, Voi. VII, 2, p.
883.)


Come invermiglia la soave mela
Del ramo in vetta; nella somma vetta
Del ramo, ove obbliârla
I coglitor di mele;
Ne l’obbliàr per vero,
Ma cor non la potero.

Vedi il Framm. XXXIII, primo verso di questo, che col seguente io traggo dalla Storia del Müller; secondo il quale qui si paragona la bella e intatta vergine ad una mela, non potuta cogliere perchè troppo alta sull’albero.


CII.

(Da Demetrio Falereo, Dell’Elocuzione, 106.)


Qual co’ piedi il giacinto alla montagna
Calpestano i pastor:
Giace il purpureo fior.

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