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V.
D’Incerto.
(V, 1, 12.)
La di Pieria giocondissim’ape
Saffo da Lesbo, tacita sedea;
E, accinta ad inneggiar,
Alle silenti Muse ella parea
Lo spirito atteggiar.
VI.
D’Incerto.
(I, 67, 12.)
Al riguardevol tempio
Di Giuno dagli azzurri occhi traete,
Lesbie fanciulle; ed agili
Co’ pie l’orme premete.
Qui bel coro alla Iddia
Fia tessuto per voi: Duca ne fia
Saffo, tra mano l’aurea
Lira stringendo. Oh fortunate voi
Per sì gaja carola!
Ben di costei nel cantico
Udrete di Calliope
La melata parola.
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