< Pagina:Frascherie.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

11

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Frascherie.djvu{{padleft:11|3|0]]cano più di te ornati alla luce, forse niuno d’essi sarà di te più necessario alla correttione d’un’Età corrotta.

Inchinati al merito di quel Personaggio, à cui sacrasti le tue speranze, prima di farti conoscere, e da cui traesti guiderdoni, prima d’offerirgli i tributi. In questo Secolo vanno anche al rovescio i Pianeti; onde potrebb’essere, che tu conseguissi un giorno dal suo Marte quelle beneficenze, che non assaggiasti mai da un Giove. Vanne in buon’hora. Vivi lieto, e già che sei parto d’una Testa, sforzati d’haver cervello.

Addio Figlio.




TITIANO ABANO


AL LIBRO


L
ibro, tu nasci adesso,

Non ti lagnar, se in teneri Natali
Provi maligni i mali.
Fà Natura i Bambin nascer infermi,
Genera Invidia ai nati Libri i Vermi.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.