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118 Delle Frascherie

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L
A mia Femina avara

  M’hà consegnato in mano
  Un contaggio crudel di robba cara,
  Per una Veste di Velluto piano,
  Velluto piano? piano,
  S’ella è di me più trista,
  Vasta Veste però mai non hà vista:
  Una Veste? E di quali?
  Se mi lasciò mendico,
  E come havrai pensieri
  Di voler veste, io le dicea l’altr’hieri,
  Mentre tù vivi in peccati mortali?
  Non sai: ch’al tempo antico
  Sol le Donne da ben eran Vestali?
Mà è poco mal se chiede,
  Ch’è nel rubbar più brava,
  Quando in mia man qualche Anelletto vede,
  Con bel garbo mel cava,
  E dice poi, quand’egli è fuori uscito,
  Oh vediam, come va dentro il mio dito,
  A pena ve l’ha posto,
  Che mi risponde tosto,
  Và ben l’Anello affè,
  Và ben, replico anch’io, mà non per mè.
Oh leggiadro motivo,
  per correr la Quintana in fogge nuove,
  Essa dà ne l’Anello, e non si muove,
  Io non dò ne l’Anello, e son corrivo.

Perch’è uso de’ famigliari ragionamenti, prese a dir Ticleue, che il discorso d’uno ecciti specie di festevoli materie al Compagno; già che d’un avaro

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