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IL SIGNOR
LUIGI FICIENI
Al Libro.
B
EL Cantor de l’Età, Parto secondo, Nasci con l’arco in man sott’al mio guardo,
Per combattere, e trar l’otio codardo,
Incatenato al tuo Valor facondo.
Ma di palme sicuro io non circondo
La penna tua già trasformata in dardo,
Che quaggiù dominando Astro infingardo,
Letto in Pindo sarai più che nel mondo.
Hoggi non s’erge al Ver balza di Paro,
L’ombra si fugge di pungente Alloro;
Nè plettro, ch’ammaestri al mondo è caro.
Grato fia solo il tuo ferir canoro,
Al cupo sen de l’assettato Avaro:
Poiche ogni stral, che vibri, ha punta d’oro.
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