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250 Delle Frascherie

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  Et altre poi contrite,
  Per vedersi bandite
  Da la primiera stanza;
  Stanno in ginocchio a chieder perdonanza.
La moda del Calzone,
  Perch’aperto nel fondo, e senza intrico
  S’alza fin al bellico,
  Chiamerei per guazzar buona intentione;
  Mà con effetto è de la Brache il Foro
  De’ miei Venti esalati un Sfiatatoro.
Quello, che poi da me
  Con riso adulator sempre si loda,
  E il caminar per strada anco la moda,
  Ogn’un di noi per naturale affetto
  Muove le gambe suo con moto retto;
  E questa gente astuta,
  Per non guastar la piega à lo Stivale,
  Che in figura navale
  Curva a l’indentro hà la sua prora acuta,
  Muovere in via si vede
  Con giro tondo, e à caracollo il piede.
Mà quel, che in fine adorna
  Questa moda cotale,
  È una forma di Scarpa, ò di Stivale,
  Con certe punte organizzate à corna,
  Da queste s’antivede,
  Che ’l dominio cornuto hoggi s’avanza,
  Di non passar la testa, e quì si vede,
  Che son dal Capo anco ampliate al piede.
O pur lassano il capo, e al piè sen vanno;
  Perch’ogn’un s’ammaestre,
  Che i Capi principal corna non hanno,

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