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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gazzetta Musicale di Milano, 1842.djvu{{padleft:158|3|0]]dei giornale la Francia Musicale pare ora che non sia altrimenti una chimera e una falsità come la detta Francia musicale ebbe a dichiarare in uno de’isuoi ultimi numeri. — 11 celebre Moscheles ha dato un gran concerto a Londra verso la line del passato mese di giugno, nella sala del teatro italiano a profitto delle vittime del disastroso incendio di Amburgo. 11 successo di si nobile intrapresa fu degno di un’opera di tanta pietà; e il celebre Moseheles eseguì di suo due studii inediti, e in compagnia di Mcndelssohn, l’altro suo gran duetto famoso, intitolato Omaggio ad Haendel. Giammai (così, un giornale di musica Parigino) più bell’ingegno di pianista non si produsse con vantaggio maggiore, e con applauso più meritato. — Una generale adunanza degli artisti di Pcrpignano, ha deliberato di istituire in quella città un Conservatorio di musica. 11 consiglio municipale ha deciso per l’assegno de’ fondi neccssarii e si è assunto di prestare il locale a sue spese. 11 maire della città presiederà questo stabilimento, il sig. Gallay ne sarà direttore, il signor Henry, censore, ed assistenti i sig. Lomagnc e Fabre. — A Wiesbade si deve quanto prima rappresentare un’Opera di Corradino Kreutzer, intitolata: Il Faggio e lo Smaniglio. Laprineipa! parte sarà sostenuta dalla figlia del compositore. Cecilia Kreutzer, giovane di belle speranze. — A Monaco sarà quanto prima posta in iscena per la prima volta un’Opera nuova col titolo: Gli Svedesi a Fraga, musica del sig. W. Roder. — 11 Re di Prussia ha teste assegnato (così la G. M. di P.) una somma di franchi 3000 al sig. Teodoro Kulak, giovane e lodato compositore, a fine che egli intraprenda un viaggio artistico. 11 sig. Kulak, per primo luogo, si recherà a Parigi; ma prima di mettersi in viaggio, egli darà ancora a Berlino un altro concerto nel quale farà sentire una sua nuova Suonala e le trascrizioni della cavatina del Roberto il Diavolo ^dell’aria della Favorita. — Da buon tempo (così lo stesso giornale) i reggimenti prussiani possiedono cantori che intuonano inni patriottici alternando così le suonate della banda militare. In Baviera si è anche più perfezionata questa musicale educazion militare. Ivi si danno lezioni di canto a tutti i soldati che si trovano avere buona voce. In un giornale tedesco leggiamo in oltre quanto segue: «Fino dal 1838 trovansi organizzali nell’elettorato di Assia de’ cori cantanti in tutt’i reggimenti e battaglioni, i quali cori eseguiscono bei pezzi di musica. In particolare il coro del secondo reggimento d’infanteria, stanzialo aFulda sotto la direzione del maestro di musica Nau, riuscì a tanto che non solo eseguisce canzoni militari e popolari, ma composizioni ancora di più alto significato, con perfezione tale, che i maestri Sphor, Schmitt ed altre notabilità musicali, i quali ebbero l’occasione di sentirli, ne parlarono con molta lode. TS’ella gran manovra del 1841, essi ottennero l’onore di farsi sentire in presenza della Corte radunata a Wilhelmshohe. A norma del numero più o meq forte dell’attività di servizio, questo coro è composto di 60 ad 80 individui; cioè, 15 a 20 tenori primi, altrettanti tenori secondi e bassi. I canti sono inoltre accompagnati da nove a dieci stromenti da fiato, da un contrabbasso e timpani che produce un particolar effetto *>. — Si prepara a Berlino una grande accademia al teatro della grand’Opcra. In essa si produrranno cinquantatrè artisti russi, ventisette uomini e ventisei donne. Questa compagnia si fa chiamare la famiglia Kantrocwicz, e sono tutti cantanti. Ciascuno di costoro non ha coltivato che tre o quattro note del proprio organo vocale, le quali però appunto per ciò sono riescite forti e sonore oltremodo. Eglino propongono di eseguire colle loro voci al cospetto del pubblico di Berlino molti pezzi c tutti istromentali, come a dire, suonate, sinfonie, concerti, ecc., ecc., Alcuni intendenti di musica che già li hanno sentiti ne sono rimasti soddisfatti: vedremo l’impressione clic ne riceverà il pubblico che suole essere in somiglianti stranezze molto più diffìcile da contentare che gli intelligenti. (Gazette Musicale de Faris). NOTIZIE VARIE. — Milano. I contrasti vertenti fra il signor Maestro Verdi e P Editore Lucca intorno alla proprietà dello spartito il Ifabucodonosor sono finalmente sciolti, ed all’Editore Ricordi fu ampiamente riconosciuto il diritto di stampare e pubblicare la suddetta Opera ridotta in ogni maniera. — Genova. In una delle ultime sere dello scorso luglio il pianista Ferraris invitò ad un’accademia nel teatrino della Società Filodrammatica, in cui suonò tre pezzi il primo e l’ultimo in parte di Liszted in parte di sua composizione ed il secondo tutto di Listz - Capriccio sulla Lucrezia Borgia, nel quale diede prova di molta forza e di bravura e suscitò i trasporti del pubblico. Nell’istessa accademia l’orchestra, composta per la maggior parte di dilettanti e ben diretta dal Bolognesi, eseguì con brio la sinfonia del Guglielmo Teli, quindi quella della Fausta; ed il bravissimo e compiacente Gambini trasse dalla fisarmonica deliziosi suoni. A proposito di Gambini non devesi ommetterc di aggiungere aver egli recentemente prodotto nella chiesa de’ RR. Padri Domenicani una messa che grandemente 10 onora; in ispecie il Gloria in excelsis è una composizione che distingucsi da quelle clic ogni giorno ascoltansi in queste chiese, il colorito sobrio di concepimenti ora espressivi, di rado severi e più spesso misteriosamente eleganti, serve assai bene a’sacri testi. Gambini inoltre maneggia l’organo da gran maestro: peccato che a Genova questi stromenti siano quasi tutti cattivi. — Leggiamo in un foglio musicale francese: Vani riuscirono gli sforzi del signor Jue che si propose di rendere popolare lo studio del canto in Inghilterra, ove egli a tal fine da Parigi s’era recato. Egli prese a far parte de’suoi insegnamenti all’alto ceto di quella società e non ne avendo fatto alcuno buon prò, se ne tornò in Francia. L’anno passato il sig Mainzer colà a tal fine si condusse, ed avendo intrapreso l’opera sua alquanto più filantropicamente, cioè coll’ammaestrare nei canto la mezzana e l’infima classe del popolo, è riuscito a propagare mirabilmente in Inghilterra l’amore allo studio del canto: ed è a considerarsi che in mezzo alle presenti miserie della classe operaia, ivi appunto meglio che in nessuna altra classe si rinvengano molti e molti che danno opera al canto. Il sig. Mainzer è stato 11 primo che abbia in Londra eretto ordinate scuole di canto, e il primo che abbia colà questa professione insegnata, di modo che nel breve spazio di poco più di un anno, egli ha potuto col suo consiglio e colla sua influenza istituire un numero ragguardevole di scuole che tutte si possono dire e aperte e dirette da lui. La capitale già ne conta un numero considerabile e gli alunni sono molte migliaja; nelle provincie ancor maggiore è il frutto che si coglie dalle istituzioni del sig. Mainzer. Tutti questi ottimi risultamenti sono da ripetersi dalla semplicità del metodo da lui adottalo. Per cura di questo benemerito, il popolo che in Europa meno di ogni altro è per natura idoneo al canto, ha già dato prove di gran progresso in quest’arte dilettevole ed istruttiva. Quale utilità sarebbe da aspettarsi ove questo ammaestramento si popolarizzasse in altri paesi più a questa arte inchinati, e specialmente nella nostra tèrra per eccellenza cantante! Corto insieme coll’arte ne risentirebbe vantaggio la morale dei costumi e la coltura sociale!!! — Al R. Teatro dell’Op^raa Parigi si è festeggiato il ritorno di Mcycrbeer colla rappresentazione degli Ugonotti e del Roberto il Diavolo; e l’esecuzione è stata qual si conveniva alla presenza del compositore. — Quando sia per essere posta in iscena all’Opéra di Parigi uno de’ nuovi spartiti di Mcyerbeer, da noi già annunziati (Vedi Gazzetta Musicale N. 30) non possiamo indovinare, poiché mentre la direzione delVOpéra sollecita istantemente Mcyerbeer, ella, ha già ordinato che le prove della nuova opera di Halevy Carlo VI sicno incominciate il giorno 15 agosto: la qual cosa dà a credere che nessuno dei due novelli lavori di Mcyerbeer si darà entro quest’anno. — Si tratta di dare il nome di Cherubini ad una delle contrade di Parigi. Il consiglio municipale ha accolta questa proposizione con vivo interesse. — Nel tempio israelita a Parigi il sig. Leone Halevy ha fatto sentire un inno in versi francesi con sua musica. Questa è stata la prima volta che si è adoperata la lingua nazionale francese nelle religiose cerimonie del culto ebraico. Così la France Musicale. — Il sig. Merrcau in ricompensa de’suoi concerti istorici da lui dati l’inverno passato a Rouen in Normandia, ha ricevuto da quella società normanna una medaglia d’argento. — Il sig. Béaic, socio della casa Cramer, Addison e Béale, ha testé inventato un nuovo istromento, che tiene dell’arpa e del pianoforte, che ha ricevuto dall’inventore il nome di Fuphonicon. — È stato deciso che nel trasporto delle spoglie mortali del duca d’Orleans non dovesse essere eseguita musica di sorte alcuna. Però le marcie funebri espressamente composte dai maestri francesi Auber e Halevy non si fecero sentire in questa occasione. Del pari nelle religiose cerimonie che dovevano avere avuto luogo mercoledì 3 agosto è stato prescritto che si facesse uso del solo canto fermo che si costuma ne’ canti ordinarii della chiesa metropolitana di Parigi, sotto la direzione del signor Danjou. — La Gazzetta musicale di Parigi del 31 luglio annunzia che deve essere quanto prima segnato dal mi- i nistro dell’interno l’ordine di aprire in Parigi un nuovo | teatro lirico. Questo progetto che destò già l’opposizione j Si pubblic danno ai sig classica anti lume in 4.° apposito elej TOLOGIA CLA Si «ni lolita ti M*ianof in ilom CRITI lUprlis! del n ri.» Ij azi lori ranni agitata Nabuccc orgoglic dall’ilice viluppa ne prec poesia ratterè determi que a l si ruoli I sesso d di cani dal pri sovrani cipal 1 tera az l’atten: sol me dramm conten II K Verdi rabilm Sarebl fetti e sarii a ì nelle ■! di dur i requie! quale | per fi S tutto t/H spicce ^21 un pi umon H® brettc CRBATA-CORBIC E. All’Articolo - Brevi cenni sulla musica a Genova <posto nel N. 31 della Gazzetta Musicale. - Alla linea seconda della terza colonna della pagina 138 invece di Bobbio leggasi Bobbio alla linea vigesimaterza della susseguente pagina dopo Preve leggasi violino direttore d’orchestra, poi Venzano violoncellista, infine notisi una virgola dopo Martin per non confonder questo suonatore di contrabasso col maestro Lobia. Nel foglio antecedente, all’articolo G. Paisiello, pagina prima, colonna prima, riga quinta ove dice - Di leggeri ravvisiamo nel primo di questi un estro più vivo ed ardito maggiore originalità nell’autore del matrimonio - alla parola ardito pongasi una virgola. Nel medesimo articolo: pagina prima, colonna terza, riga trentesimaseconda, ove dice - gli acuti dell’orchestra - leggasi - gli aiuti dell’orchestra.: Idem. pag. seconda, colonna prima, riga prima, ove dice - sono tra queste veri capolavori distile e di ispirazione. Gli Oratorii, ecc., - leggasi - sono tra questi veri capolavori di stile c di ispirazione gli Oratori, ecc. GIOVANNI RICOBOI EDITORE-PROPRIETARIO. Hall91. R. Stabilimento Razionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVANNI RICORDI.

Contrada degli Omenoni N> 1720.

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