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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gazzetta Musicale di Milano, 1842.djvu{{padleft:50|3|0]]Un esempio contrario lo troviamo in Listz. Tutti si accordano nel dire che questo immenso genio musicale manca totalmente di fantasia puramente melodica. Egli in sè non sa trovar melodie, òppur se le trova sono tanto ampie, tanto misteriose e soprannaturali, e cosi coperte da coorti cromatiche, accompagnamenti bizzarri e fantastici, che perdono la natura di melodia, nel senso della parola. Ma pure chi oserà negare che desso non possieda un cervello il più prodigiosamente armonico e poetico che mai si sapesse? Ma pure come divinamente egli sa interpretare la melodia d’altri infiorandola, variandola, e dandole colle potenti sue mani un’esistenza più verginale, più celeste, più dantesca? Stiamo in forse di credere ai portentosi effetti, alla irresistibile magia della musica antica: gli uditori delle rappresentazioni pizie diventavano furibondi per l’entusiasmo, ed epilettici si gettavano innanzi a’ loro cantori, gridando che erano rapiti nell’Eliso. Eppure essi non sapevano nulla nè di settime diminuite, nè di seste superflue, nè di risolvente, ecc. Ciò che è però indubitato si è che quella musica frigia, dato che venisse eseguita adesso invece di renderci epilettici, ci farebbe meravigliare della poca esigenza di quel pubblico. Il che prova che se in alcuni casi la nativa semplicità della melodia può esser ascoltala e gustata, in altri ha duopo dell’aiuto deli’armoma. La vecchia e misera questione se la musica per esser bella debba piacere a tutti indistintamente resta a nostro parere così disciolta. Se con una piccola ipotesi anacronica voi faceste rappresentare il Guglielmo Teli nella piazza d’Atene qualche centinaia d’anni prima dell’era volgare, gli è ben certo che dovreste vedere il povero Rossini circondato da tanta gente affaccendata a dimandargli se sia matto, od imbecille. - Il pubblico vuol essere educato a poco a poco a scoprire e far sue le bellezze recondite d’una musica: il fiasco, come dicono i giornali^, il fiasco d’una prima recita non conchiude mai nulla. II disdegno che taluni maestri portano alla pura melodia ci pare che si possa spiegar così. La melodia è subito compresa, e vista in tutti i suoi lati, in tutti i suoi sensi: la mente vigorosa del maestro brama, anela alla ginnastica mentale, che meglio lo ispiri, e lo faccia poggiar all’alto: le combinazioni armoniche offrendo maggior tela, più vasto campo alla sua fantasia, ei vi si lascia trascinare, e si avvoltola in quelle come in un’atmosfera più vitale e profumata. Se dopo fa ritorno alla semplice melodia gli par divenuta cosa meschina, e per un’illusione ben perdonabile si dà a credere che la melodia non basti ad esprimere quello che ei sente. L’uditore che lo rimira da basso non Io comprende, e si stringe nelle spalle: egli che guarda dall’alto l’uditore, misura sdegnosamente la via che questo deve percorrere onde raggiungerlo e non vuole abbassarsi infìno a lui...

un torto d’ambedue.

T-lli.



NOTIZIE DIVERSE.

Parigi. La terza esecuzione dello Stabat di Rossini avea attirato al Teatro Italiano una gran folla di gente. Già da tre giorni prima, la direzione non avea più posti da dare e si disputavano i biglietti per la.quarta esecuzione che dovea aver luogo il’14 corrente. - È cosa indubitabile che se ogni due giorni si potesse far cantare quel capolavoro, senza incagliare l’andamento ordinario del repertorio di quel teatro, a ciascuna esecuzione si presenterebbero persone abbastanza da riempire il Teatro Italiano.

— Quaranta montanari francesi, del paese di Bagneres de Bigorre, sotto il titolo di Menestrelli dei Pirenei, percorrono da quattro anni l’Europa dando de’ concerti di canto senza strumenti, al pio scopo di fondare una chiesa, una scuola ed un ospitale per i poveri pastori loro confratelli della Vallata natia, affiliati ad una istituzione di beneficenza già da un decennio eretta. Reduci da Pietroburgo e da Vienna, ove eccitarono un entusiasmo generale, questa interessante falange dirigesi a Roma, onde, come dice, far colà benedire la sua bandiera, e trovandosi di passaggio in Trieste, vi diede un unico concerto nel Teatro Grande la sera del 21 p. p. Componevasi questo di cantici, inni, e marcio religiose, patriottiche, guerriere. Quanto all’effetto di quella musica e di quella esecuzione, avrebbe forse incontrato meglio in campagna aperta e fra i monti, o se forse conservando di più il carattere naturale di semplicità popolare s’avesse meno inteso di vestirla con forme artistiche conosciute.

— Castil-Blaze con argomenti non del tutto convincenti nel N. 8 delia Franca Musicala vorrebbe far credere che la musica del Devin du Fillage, Opera in un atto di Rousseau, non appartiene a quel gran letteratofilosofo, c che invece fu composta da un certo Granet, maestro di musica a Lione.

— Il quinto concerto della Gazzette musicale ebbe principio dal Settimino di Hummel, in cui i parigini hanno potuto conoscere un nuovo suonatore di pianoforte, Pirkher di Vienna, artista di talento, che distinguesi per la nettezza, il brio e la maniera pura, elegante c classica di fraseggiare. Giusta l’opinione del celebre Cramer, che assisteva all’accademia, giammai quella famosa Opera è stata eseguita a Parigi in un modo si completo.

— Sembra che di giorno in giorno vadano confermandosi le voci che già da qualche tempo corrono fra inostri amatori di musica in rapporto all’esecuzione dello Stabat Mutar a Bologna nella prossima settimana Santa sotto la direzione dell’istesso autore. Assicurasi che Ivanoff ivi già trovisi, e che la Rovello, ed il maggior dilettante di canto d’Italia, illustre nostro concittadino, chiamati da Rossini, stiano per dirigersi a quella città per prender parte ali’ esecuzione di quel capolavoro.

NUOVE PUBBLICAZIONI

DELL I. R. STABILIMENTO NAZIONALE PRIVILEG.O

DI GIOVANNI RICORDI.


PRODUCTIONS DE SALON

FANTAISIES

puor Piano et Violon

CONCERTANTS SUR DES MOTIFS FAVORIS

PAR

C. CZERNY ET L. HERZ

N. 1 et 2. Belisario. 3. Lucrezia Borgia.

4. Gemma di Vergy. 5. L'Elisir d'amore.

(Czerny Op. 625) - Chaque Fr. 3.



12 ÉTUDES

puor Piano

PAR

C. A. CAMBINI

Op. 36. - 1.er Suite. Fr. 5. - 2.me 8.50.



MARIA PADILLA

Melodramma in 3 parti

Parole di G. Rossi

MUSICA DEL MAESTRO

G. DONIZETTI

Sono pubblicati varj pezzi staccati sia per Canto che per Pianoforte solo, e l’Opera completa verrà pubblicata in breve.


SAFFO

Tragedia lirica in tre tre parti

di S. Cammarano

MUSICA DEL M.°

G. PACINI

L’Opera completa per Canto con accompagnamento di Pfte. Fr. 30.

L’Opera suddetta verrà fra pochi giorni pubblicata completa anche per Pianoforte solo a 2 ed a 4 mani.


ALBUM

Composto di sei pezzi di Canto

per Camera

DEL MAESTRO

N. 1 La Disperazione. Aria per Soprano Fr. 3 N. 2. La Rosa. Duettino per Soprano e Contralto... " 1 50 N. 3. Il Lago. Duetto per Soprano e Contralto " 2 N. 4. I Chinesi. Duettino per Soprano e Contralto... " 2 50 N. 5. Mezzanotte. Duetto per 1/2 Soprano e Tenore... " 2 50 N. 6 I Tristi Cantori. Scena e Duetto per Tenore e Basso " 3 75

L'AMO E IL BACIO

DUETTINO PER CAMERA

CON ACCOMPAGNAMENTO DI PIANOFORTE

COMPOSTO DA

A. BAZZINI

Fr. 3 25.


IGINIA D'ASTI

Melodramma tragico in tre atti

MUSICA DEL MAESTRO

GENOVES

Sono pubblicati i pezzi principali per Canto e Pianoforte



CRISTINA DI SVEZIA

Tragedia lirica in tre parti

MUSICA DEL M.°

G. LILLO

Sono pubblicati i pezzi più favoriti per Canto e Pianoforte


IL PROSCRITTO

Melodramma tragico di S. CAMMARANO

MUSICA DEL MAESTRO

Sono pubblicati varj pezzi per Canto con accompagnamento di Pianoforte.


ULRICO DI OXFORD

Melodramma in tre parti

MUSICA DEL MAESTRO

TORREGIANI

Sono esciti i principali pezzi ridotti per Canto e Pianoforte


REMINISCENZE

DELL’OPERA

ROLLA DI MABELLINI

DUE RONDINI

Per Pianoforte e Violoncello

DI

P. TOMASSI

Cadauno Fr. 5.


FANTAISIE

pour Piano et Violoncelle ou Violon

SUR L'OPÉRA

LUCIA DI LAMMERMOOR.

DE DONIZETTI

PAR

F.A. KUMMER

Op. 68. - Fr. 4.


GIOVANNI RICORDI

EDITORE-PROPRIETARIO

N.B. Si unisce a questo foglio il pezzo N. 3 dell'ANTOLOGIA CLASSICA MUSICALE.

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