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(Supplemento alla Gazzetta N. 20) | - 89 - |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gazzetta Musicale di Milano, 1842.djvu{{padleft:99|3|0]]a soggiungere alcune poche cose in forma di postille, opportune a chiarire a quali limiti voglia essere circoscritto il dissentimento nostro da quanto ebbe ad affermare il detto sig. Fétis in riguardo alle presenti condizioni della musica in Italia. B. «Avant de continuer l’examen auquel «je me suis livré dans mes premières letti très il est nécessaire que je dise un mot «de la polémique qu elles ont fait naître «dans la Gazette Musicale de Milan. Toute «question qui touche d’une manière plus a ou moins directe à 1 amour-propre, diu sons à l’orgueil d’une nation, y excite «toujours une certaine émotion. Je ne suis a donc pas étonné de voir les rédacteurs «d’une Gazette italienne prendre la dé«fense de la musique de 1 Italie, et faire des efforts pour atténuer 1 ellet des opiii nions que j ai manifestées, dans l’erreur h où ils se trouvaient à l’égard de mes iii«tentions. Ils n’ont vu dans ce que j’ai dit ii qu’une prévention nationale, un désir de h rabaisser la musique italienne au profit de h la musique française (a).Vos lecteurs, monti sieur, savent ce qui en est: ils savent que tt les grands artistes de l’Italie, ces illustres «compositeurs, ces anciennes et belles tt écoles de chant n’ont pas eu de plus tt ardents apologistes que moi j ils savent tt que mon admiration pour ces artistes et tt ces écoles m’a attiré d’assez rudes adtt mouestations de la part des partisans «exclusifs de la musique française ou de tt l’allemande. J’ajouterai que ceux qui me tt connaissent savent aussi qu il n y a point tt de prévention dans mon esprit, point tt d’étroites considérations d’honneur liait tional à propos de la culture d un art, «point d’autre préférence enfin que celle tt du beau, dont j’ai peut-être acquis le «droit de me faire l’appréciateur par mon tt ardent amour pour cet art et par les «études incessantes d’une vie que je lui «ai dévouée tout entière (b). (a) Noi in vero non crediamo punto di avere inauildsialo questo sentimento, o se mai qualche nostra parola potè far credere al signor i’étis che noi lo sospettiamo animato da prevenzione nazionale contro la musica italiana, lo preghiamo di attribuirlo più che ad altro a 11011 sulliciente esattezza di espressione. Ben siamo persuasi che in generale gli stranieri nel giudicare delle cose nostre sono troppo facili ad abbandonarsi ad una severità, che 11011 sempre, od anzi ben di rado, ei si danno la pena di giustificare coll’appoggio, dei fatti; 0 per leggerezza o per albagia, 0 per negligenza il più deile volte, in parlando delio stato delle lettere, delle arti e de’ costumi tra noi, ei ci sentenziano di inferiorità e di povertà, senza punto darsi la briga di mostrare che si sonò occupati scrupolosamente delle indagini necessarie a dare ai loro assoluti giudizii il peso di una piena evidenza. È quindi naturalmente spiegato come avvenga che nelle pociie occasioni in cui ne accade di pigliar a difenderci contro le loro accuse, si il facciamo con umor vivo anzichenò, anche allorquando si tratti di polemiche ispirate da sulfìceute rispetto alla verità, com’è il caso del signor Fétis. (a) Per conto nostro non crediamo di aver dato argomento al signor Fétis di non crederci persuasi della verità di queste sue parole. Per la migliore redazione di questa nostra Gazzella ne accadrà senza dubbio di dovere ricorrere più volte alle diverse pregevolissime opere da lui dettate intorno alla lilosolia, alla storia e alla biografìa musicale, e in tali occasioni si vedrà in quanta considerazione noi teniamo i severi e nobili suoi studii; e se mai talora dovremo addimostrarci 11011 al tutto ligi alle sue opinioni, nò ammettere come incontrovertibili alcuni fatti da lui esposti in esse opere, riguardanti l’arte musicale italiana, ciò non vorrà dire die in generale noi non stimiamo assaissimo la molta sua erudizione e la non comune sua assennatezza. Ciò valga anche a schiarimento delle parziali obbiezioni da noi apposte in forma di note alle prime sue lettere sulla musica in Italia. In quelle note noi ci siamo posti in conllitto col signor Fétis, non per quanto si riferisce al modo in genere col quale egli riguarda lo stato attuale delle arti musicali tra noi, che per tale proposito siamo anzi inclinati a dividere in gran parte il suo rammarico, ma per ciò che è più propriamente di alcuni parziali suoi giudizii, conica cagion d’esempio quelli che si riferiscono a Bellini ed alla considerazione in che egli debbo essere avuto come compositore di genio e di sapere, sul qual punto abbiamo più specialmente insistito per dichiararci di opinione al tutto diversa da «J ai dit dans mes premières lettres, et ■a je le répèt encore, qu’en voyant l’Italie, a je 111e suis mieux pénétré de la conviction a que les Italiens sont en général mieux orA ganisés pour la musique qu’aucun autre peuple*, qu’ils ont l’instinct de cet art a au plus haut degré et que cet instinct leur suffit souvent pour atteindre à des ■a résultats qui sembleraient exiger des con- | k naissances techniques. Que de fois, j ai! u entendu des simples amateurs chanter ■a les morceaux les plus difficiles des opén ras nouveaux., des duos, trios, quatuors, sans autre guide que leur oreille, sans u autre étude de l’art du chant que habitude i6 d’entendre chanter! cependant à l’audik tion vous les eussiez pris pour des arte tistes de profession, tant il y avait de tt sûreté, de nerf et d’entraînement dans 44 leur exécution. Quelles cireostances out 44 pu faire descendre une population ainsi te faite du rang élevé qu’elle occupait au44 tre fois dans fart? Quelles causes ont 44 opéré la transformation de ses penchants 44 artistiques, lui ont fait aimer le bruit 44 qu’elle détestait, substituer les éclats des et voix et les cris à h art du chant des Marce chesi, de Crescentini et de Tacchinardi (c) 44 et preférér la déclamation brique de Fan44 cien Opéra français aux cantilene^ or44 nées de fioritures, qui seules lui plai44 saient il y a vingt ans (d)? A la pureté 44 de style si justement admirée dans les «production des grandes maîtres des écoles 44 de Rome, de Bologne et de Naples, qui 44 donc a pu faire succéder ces suites d’har44 monies incohérentes, ces dissonances 44 sans résolutions,ces modulations forcées? 44 A la richesse des formes, quelles causes 44 ont fait préférer la monotonie de for44 mules? Enfin quelle influence funeste quella del signor Fétis. Anche sul conto di Donizclti ne parvero un po’ troppo assolute alcune sentenze del signor Fétis, e ci Siam quindi provati a porle a conllitto colle nostre e crediamo anche di aver combattuto con qualche vantaggio. - Bel resto per tutto quanto ebbe a aire di Mercauante e di Bacini, 11011 che pei molto severi giudizii profferiti sui tanti e tanti altri maestri italiani viventi, dappoiché abbiamo riprodotto il testo delle sue lettere senza apporvi nota veruna crediamo avere abbastanza addimostrato che nonjdissentiamo da lui, ma anzi col nostro silenzio ne pare di avere confermati i suoi giudizii. (e) Certamente noi non vogliamo ora affermare, nò mai abbiamo affermato che al presente l’arte del canto sia in Italia nel suo più bel flore, nò eli cila segni la via che meglio può ricondurla al primiero suo splendore! Ma ad ogni modo la condanna del signor Fétis ne pare di sovverchio assoluta ed ò questo un altro caso in cui, se in genere non dissentiamo dall’opinion sua, vogliamo peraltro invocare dalla sua imparzialità qualche eccezione. Se ai tempi che corrono l’Italia non può vantare i Marchesi, i Crescentini, i Tacchinardi, ella è nondimeno in diritto, e ciò 11011 è poca cosa, di citare con orgoglio i nomi di Rubini, di Tamburini, di Lablache, di Ronconi, della Persiani, della Grisi e di alcuni altri valenti, educati alla vera buona nostra scuola. Ed è poi ancora sì viva nelle menti de’ giusù e colti apprezzatoli la memoria di un’esimia artista italiana di incontrastata celebrità europea, che al certo non è temerità la nostra il produrla come una gloria dell’epoca attuale. Pur troppo oggidì una folla di sedicenti virtuosi di canto ingombra il campo dell’arte e, con reiterati e fatalmente felici escmpii di rapida fortuna e rinomanza carpila, induce confusione nelle idee del bello e mira a sconvolgere i principii del vero buon gusto: ma se invece di limitarsi ad indicare asciuttamente questo fatto, ormai abbastanza notorio, il signor Fétis si fosse occupato colla molta sua dottrina ed acume ad additare le cagioni e suggerire gli opportuni rimedii al male, di certo avrebbe latto opera più utile e tale, che, non alcune nostre obbiezioni parziali, ma la gratitudine nostra e d’ogni più savio cultore dell’arte sarebbeSi procacciata. (d) Osserviamo al signor Fétis che se la grossa moltitudine che accorre ai nostri teatri lirici si compiace del cattivo genere di canto declamatorio esageralo in questi ultimi tempi venuto in voga, l’eletta schiera de’ veri buongustai riprova altamente, questa pessima tendenza e si professa perseverante fautrice della vera buona scuola di canto, la quale riposa principalmente su una ben temperata fusione dei modi espressivi, animati e caldi di verità e giusta misura d’accentazione colla pura e sobria eleganza, e colla spontanea e naturale modulazione della "voce. Questo fatto voleva essere accennato dal signor Fétis, e in tal caso avremmo ommessa anche la presente obbiezione che crediamo dover porre nel novero di quelle necessarie, di cui abbiam detto più sopra.:4 semble avoir anéanti sans retour le ve•4 ritable style de la musique d’église, ou a l’Italie avait acquis une glorie incompa44 rable? Questions plus faciles â poser que 44 a résoudre, et dont la solution exige44 rait de trop longs développements pour 4<. Fé tendue de ces lettres. 44 Mais, suivant la Gazette. Musicale de 44 Milan, ces dégradations de Fart qui me 44 font gémir ne seraient qu’un réve de 44 mon imagination. En vain lui objecterais44 je que j ai vu mes opinions partagées 44 par les artistes italiens même les plus 44 haut placés aux yeux de toute l’Europe, 44 elle ne m’assurerait pas moins que les com44 positeurs, dont elle a grossi la liste que 44 j’avàis données, sont des hommes de gé>5 nie et de talent: que Fart d’écrire n’est 44 pas cultivé avec moins de succès dans 44 îés écoles d’aujourd’hui que dans les an44 ciens Conservatoires et que les éleves de 44 ces écoles ne sont pas moins habiles que 44 ceux des Durante et de Leo (e)-, enfin, 44 aux opinions que j ai avancées sur la 44 valeur de quelques productions drama44 tiques, d’apres l’analyse que j’en ai faite, 44 et qui, je l’avoue, leur sont peu favora44 bles, elle opposerait de simples dénéga44 tions, comme elle l’a fait, et se rejoui44 rait de ni avoir réfuté, corne cela lui est 44 arrivé dans un de ses derniers nume44 ros (f). A tout cela pourtant j’ai une ré44 ponse à faire: c’est que c’est mal enee tendre les intérêts de sa nation que de 44 vanter son déclin et que on peut ainsi 44 faire naître des doutes sur la réalité des 44 prospérités d’autre fois. Il ne faut pas se 5? servir des mêmes termes en parlant des 44 oeuvres de Cimarosa ou de Rossini et de 44 celles de leurs faibles successeurs*, car sans 44 éléver celles-ci 011 risque d’abaisser les au44 très (g). L’évidence ne se démontre pas, 44 mais elle pénètre dans l’esprit par ce la 44 seul quelle est l’évidence, et y établit (e) Un solo sguardo che il signor Fétis avesse dato ai fogli finora pubblicati di questa nostra Gazzella Io avrebbe persuaso che noi non siamo punto inclinati a fanatizzarci ciecamente (coin’ei gratuitamente suppone), per la odierna gloria musicale italiana. A maggior schiarimento della cosa ripetiamo qui ciò che altra volta avemmo a dire appunto in occasione della nostra prima polemica col signor Fétis. «Al par di chicchessia noi siamo persuasi che ed egli e molti altri distinti stranieri teoristi e pratici rinomati, non parlano allatto alla ventura allorachò lamentano l’attuale decadimento dell’arte musicale italiana; ma se su questo proposito ci siam preparati a dir delle verità non molto gradevoli nella mira che abbiano ad essere seme di buoni e utili frutti, non vorremo però lasciar di opporre le nostre contrarie osservazioni ogni qualvolta ne parrà che le sentenze di condanna che si scaglieranno a disdoro dell’Italia musicale d’oggidì escano dai limiti del vero e sappiano un po’ di sistematica preoccupazione c di nazionale gelosia». (f) Ci siamo serviti di simples dénégations a rispondere al signor Fétis solo là dove nelle sue lettere era egli caduto in errori di fatto, perocché in simili casi non crediamo necessarie le discussioni, ma ne pare bastar debba opporre il vero al falso, cominciando appunto dal diniegar questo; ci siamo serviti di simples dénégations là dove, appoggiato alle sole sue analisi a tavolino, il signor Fétis si arrogò di condannare di intimità alcune produzioni di maestri italiani dell’epoca presente che, prodotte alla scena col necessario prestigio della esecuzione, destarono dovunque le più vive commozioni del pubblico, e in questo caso ci siam serviti di simples dénégations perchè crediamo non esserci bisogno di serie ragioni a provare che il bello de’ prodotti delle arti non sempre vuol essere pesato sul freddo bilancino della scienza, ma debbe pregiarsi in proporzione dell’entusiasmo che vale a suscitare negli animi. Quanto alla nostra compiacenza di averlo confutato il signor Fétis vorrà perdonarcela come naturale sentimento in chi si crede da meno di lui in fatto di dottrina musicale; e questa compiacenza poi ci ne permetterà di conservare fintantoché non ci abbia provato che nell’opporre le nostre alle sue opinioni, nel rettificare le sue colle nostre asserzioni ci siamo interamente ingannati. (g) Verissimo! e la schietta severità con cui noi abbiamo già più d una volta giudicate le cose musicali italiane e l’alta ammirazione manifestata pei pochi grandi compositori stranieri dei quali avemmo finora a tener discorso sono argomento sufficiente a convincere il signor Fétis che queste sue parole non ponno essere con giustizia a noi rivolle.
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