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Dell’Idrografia, ossia della circolazione, ecc. 95

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Geografia fisica, Geikie 1878.djvu{{padleft:103|3|0]]straordinario, una straordinaria dilatazione, e invasero così una gran parte delle terre e dei mari, che ora è assolutamente spoglia di ghiacci. Sui versanti italiani delle Alpi, per esempio, i ghiacciai si spinsero fino ai confini settentrionali dell’attuale pianura, arrestandosi all’estremità meridionale dei laghi lombardi, dove, come attualmente i ghiacciai della Groenlandia, tuffarono la loro fronte nel mare che ricopriva ancora la pianura e flagellava il piede delle Prealpi e delle Alpi. Così agli antichi massi erratici, ai ciottoli striati, al detrito agglomerato in cumuli immensi delle morene frontali che forma la prima serie dei colli subalpini, trovansi commiste a migliaia le conchiglie marine dell’epoca glaciale.


IL MARE.

i. — distribuzione dei mari e delle terre.

204. Chi è nato e cresciuto nell’interno delle terre, abituato a prendere le misure delle distanze e della vastità dei piani, delle valli, dei monti, è tratto facilmente ad esagerarsi l’idea della vastità della terra asciutta in confronto di quella delle acque, cui non ebbe mai occasione di veder ricoprire più vaste estensioni di quelle dei fiumi e dei laghi. Mi si porti il lettore, se già non vi si trova stanziato, là dove il mare bagna i confini della nostra Penisola, e se non gli basta d’aver disteso l’attonito sguardo sopra il mare senza confini che gli si spiana ai piedi, provi ad imbarcarsi sopra un vascello che faccia vela per paesi lontani.

205. Attraversato il Mediterraneo con una corsa di molti giorni, uscito dallo stretto di Gibilterra, il na-

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