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Il mare. | 111 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Geografia fisica, Geikie 1878.djvu{{padleft:119|3|0]]al microscopio, mostrossi quasi interamente composto di spoglie lapidee di quegli animali infinitamente piccoli, che i naturalisti chiamano foraminiferi.
248. Sul fondo del mare adunque si sovrappongono, senza interruzione, grandi strati di sabbia e di fango, misti a reliquie di piante e di animali. Se i fondi del mare venissero un giorno a sollevarsi, e le sabbie e i fanghi, divenute altrettante rocce, a formare nuove scogliere e nuove montagne, la loro origine sottomarina sarebbe messa in evidenza dai fossili, cioè dalle conchiglie e dalle spoglie d’animali marini d’ogni stampo, che vi si conserverebbero ancora sepolte.
249. La geologia vi insegnerà, più tardi, come tali sollevamenti si verificarono, infatti, le cento volte nei tempi andati. Vedrete allora che molte di quelle rocce che formano le nostre montagne, ed in cui sono scavate le nostre valli, furono originariamente deposte in mare, sotto la forma stessa di quelle sabbie e di quei fanghi che vediamo tuttodì, trascinati dai fiumi al mare, accumularsi sul fondo di esso. E tali rocce non le troverete soltanto in vicinanza del mare, ma nell’interno dei continenti, dove, nelle pietraje, nelle frane, sui fianchi e sulle cime dei monti, potrete estrarle, a colpi di scarpello, conchiglie e coralli, antichi abitatori d’antichissimi mari.
250. Se tali sollevamenti non dovessero più oltre verificarsi, io vi domando dove la andrebbe a finire con questo continuo demolirsi delle terre, che vanno ad essere, a brano a brano, inghiottite dal mare? Non c’è rimedio; giorno verrà che le terre saranno interamente scomparse, ed un unico mare, senza confini, avvolgerà nel suo seno il pianeta.
251. Ma la natura dispone di altre forze per ri-