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Introduzione. | 5 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Geografia fisica, Geikie 1878.djvu{{padleft:13|3|0]]facendo la stessa cosa che noi qui stiamo osservando. Tutti infuriano quando piove a catinelle; tutti corrono all’ingiù; tutti più o meno seco trascinano del fango.
10. Ritornando a casa deve esser bello di fare la somma delle esperienze acquistate in questa giornata. Abbiamo veduto che talvolta il cielo è sereno, il sole vi brilla fulgido e cocente; che le nubi compajono sull’orizzonte, e si condensano fino al punto che si sciolgono in pioggia. Abbiamo veduto che il fiume scorre, si gonfia in seguito alla pioggia, e che, una volta gonfiato, diviene fangoso. Così abbiamo imparato che vi hanno stretti rapporti tra il cielo, curvo a guisa di una vôlta sulle nostre teste, e la terra distesa sotto i nostri piedi. Stamattina sembrava una cosa così da nulla questo comparir delle nubi sul nostro orizzonte; eppure non siamo giunti a sera che già le nubi avevano tratto il fiume a portar via nella sua furia alberi, ripari, arnesi, animali: e la cosa poteva spingersi a tal punto che i ponti venissero distrutti, i campi, i villaggi e le stesse città inondati, con grave danno e più grave minaccia alla proprietà ed alla vita degli abitanti.
11. Ma io vado per avventura parlando a gente che abita una grande città, e che, non avendo forse mai l’occasione di vedere un paese come quello descritto, può tenersi dispensata dal prendere nessun interesse, tanto per riguardo ai fenomeni descritti, quanto per riguardo alle ragioni che se ne vorrebbero cercare. Ma anche gli abitatori di una grande città, nelle stesse sue vie, hanno molto da imparare riguardo alle piogge ed alle correnti. Se voi raccogliete l’acqua che piove in un vaso, la trovate limpidissima. Eppure vedete come è fangosa quella che scorre lungo la via. Gli è per