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8 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Geografia fisica, Geikie 1878.djvu{{padleft:16|3|0]]avete fatte fino ad oggi coll’unico scopo di divertirvi, vagando lungo il fiume, attraverso le campagne o sulle cime dei monti, vi può aver dato un piacere pari a quello che voi proverete, girando ugualmente all’aperto, ma gli occhi e gli orecchi intenti a raccogliere gli ammaestramenti che ogni giorno e ogni località non mancheranno di darvi. Ricordatevi che, dopo i libri stampati che vi si danno a leggere a casa od alla scuola, vi è ancora il gran libro della Natura, sul quale ciascuno di voi può leggere, giovine o vecchio che sia, e continuare a leggere tutta la vita, senza mai riuscire ad esaurire nemmeno una piccola parte di ciò che ha da insegnarvi.
15. È su questo gran libro — l’Aria, la Terra, il Mare — ch’io vorrei vedere fissi i vostri occhi. Non dovete essere contenti di sapere come avvenga questa o quest’altra cosa. Nel caso, per esempio, di quella passeggiata dopo la pioggia, non dovete lasciar passare il fatto di quel temporale, di quella piena del fiume senza sforzarvi di conoscere qualche cosa dei rapporti di quel fatto con altri, e delle ragioni da cui dipende. Avvezzatevi ad interrogare la Natura, come abbiam fatto in quella nostra passeggiata. Non acquietatevi fino a quando non siate giunti a conoscere la ragione di ciò che la vostra attenzione va segnalando attorno a voi. Per questa via anche le cose più volgari acquisteranno un valore sempre nuovo ai vostri occhi. Dovunque volgiate il passo, troverete sempre qualche cosa di rimarchevole; qualche cosa che accresca il piacere che anche altrimenti ci avrebbe procurato la vista dei luoghi. Imparerete anche a ben servirvi de’ vostri occhi, sicchè non abbiate a temere di apparenze o d’illusioni; e l’abitudine dell’osservare vi gioverà