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76 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Geografia fisica, Geikie 1878.djvu{{padleft:84|3|0]]gente; sono centinaia e migliaia di tonnellate di ghiaia, di sabbia, di fango, che passano in giù davanti a noi, scopate dall’onda. Oltre le materie in soluzione adunque, i fiumi traggono al mare una quantità enorme di altre materie visibili e palpabili. Ecco qual’è la principale fatica dei fiumi: trasportare in giù verso il mare tutti i materiali disciolti e tutto il detrito, cioè tutto il prodotto dell’azione erosiva che sotto e sopra la superficie della terra esercitano continuamente le pioggie e le sorgenti.
173. Ma i fiumi prestano opera anch’essi alla immediata demolizione della superficie terrestre. Ve ne capaciterete, ponendo mente alle rive ed al letto di una corrente, quando è in magra. Quando essa scorre sulla nuda roccia, questa vi appare rósa e scavata. Così i ciottoli, che per avventura vi si trovano sparsi, sono smussati e arrotondati. Que’ ciottoli, staccati in origine dalla scogliera per la forza del gelo o per altra qualunque, erano angolosi, a facce piane e terminate da spigoli vivi, come vi si presentano invariabilmente i frantumi rocciosi che giaciono al piede di un precipizio, o di un’erta sassosa. Ma una volta in balìa della corrente cominciano a smussarsi, ad arrotondarsi, e, perduti gli spigoli, finiscono a prendere quella forma elissoidale che è caratteristica dei ciottoli componenti i banchi di ghiaia ordinaria.
174. Mentre così si vanno arrotondando, i ciottoli stessi limano le rocce che fiancheggiano la corrente, o ne costituiscono il fondo. Non è raro di osservare lungo un torrente, ove discenda, sopra un pendìo assai ripido, dei vortici d’acqua, e di vedere come le pietre, aggirate da essi, abbiano formato sul fondo roccioso quelle cavità rotonde, a cui fu dato il nome di mar-