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CANTO PRIMO. | 21 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gerusalemme liberata I.djvu{{padleft:35|3|0]]
LIX.
Lui nella riva d’Adige produsse
A Bertoldo Sofia, Sofia la bella
A Bertoldo il possente: e pria che fusse
468Tolto quasi il bambin dalla mammella,
Matilda il volle, e nutricollo, e instrusse
Nell’arti regie; e sempre ei fu con ella,
Sin ch’invaghì la giovinetta mente
472La tromba che s’udia dall’Oriente.
LX.
Allor (nè pur tre lustri avea finiti)
Fuggì soletto, e corse strade ignote:
Varcò l’Egeo, passò di Grecia i liti,
476Giunse nel campo in region remote.
Nobilissima fuga, e che l’imiti
Ben degna alcun magnanimo nipote.
Tre anni son ch’è in guerra: e intempestiva
480Molle piuma del mento appena usciva.
LXI.
Passati i cavalieri, in mostra viene
La gente a piedi, ed è Raimondo avanti.
Reggea Tolosa, e scelse infra Pirene,
484E fra Garona, e l’Ocean suoi fanti.
Son quattromila, e ben armati, e bene
Instrutti, usi al disagio, e tolleranti.
Buona è la gente, e non può da più dotta,
488O da più forte guida esser condotta.