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176 | LA GERUSALEMME |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gerusalemme liberata II.djvu{{padleft:200|3|0]]
VIII.
Ancor guerreggia per ministri: ed have
Tanto vigor di mente e di parole,
Che della monarchia la soma grave
60Non sembra agli anni suoi soverchia mole.
Sparsa in minuti regni Africa pave
Tutta al suo nome, e ’l remoto Indo il cole:
E gli porge altri volontario ajuto
64D’armate genti, ed altri d’or tributo.
IX.
Tanto e sì fatto Re l’arme raguna:
Anzi pur adunate omai le affretta
Contra il sorgente imperio, e la fortuna
68Franca, nelle vittorie omai sospetta.
Armida ultima vien: giunge opportuna
Nell’ora appunto alla rassegna eletta.
Fuor delle mura in spazioso campo
72Passa dinanzi a lui schierato il Campo.
X.
Egli in sublime soglio, a cui per cento
Gradi eburnei s’ascende, altero siede:
E sotto l’ombra d’un gran ciel d’argento
76Porpora intesta d’or preme col piede:
E ricco di barbarico ornamento,
In abito regal splender si vede.
Fan, torti in mille fasce, i bianchi lini
80Alto diadema in nova forma ai crini.