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66 | LA GERUSALEMME |
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CIV.
Odi, Gerusalem, ciò che prometta
Argante: odil tu Cielo: e se in ciò manco,
Fulmina sul mio capo: io la vendetta
828Giuro di far, nell’omicida Franco,
Che per la costei morte a me s’aspetta:
Nè questa spada mai depor dal fianco,
Insin ch’ella a Tancredi il cor non passi,
832E ’l cadavero infame ai corvi lassi.
CV.
Così disse egli: e l’aure popolari
Con applauso seguir le voci estreme.
E immaginando sol, temprò gli amari
836L’aspettata vendetta in quel che geme.
O vani giuramenti! Ecco contrarj
Seguir tosto gli effetti all’alta speme:
E cader questi, in tenzon pari, estinto
840Sotto colui ch’ei fa già preso e vinto.
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