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Chi potrà reggere alla rassegna di quelle tappezzerie stampate e dipinte? — Si vuole che i pretendenti alla Propostura dell’Olona siano diecimila. — vorreste voi leggere altrettanti proclami?
Attendiamo! Quelle dicerie verranno riprodotte dai giornali: ed ecco appunto una processione di Portavvisi si diparte dal Piccolo Campidoglio per attraversare quella grande arteria cittadina che si intitola il Corso Ossobuco.
Poniamoci a sedere sotto il Padiglione del Caffè Merlo, dove la processione dovrà passare e dove per avventura ci sarà dato raccogliere dalle conversazioni animatissime dei cittadini qualche sintomo della pubblica opinione.
Affrettiamoci. V’è ancora un tavolino libero, e poco lungi da quello, seggono, con alcuni milanesi di nostra antica conoscenza, due Primati dalla fisonomia grave ma altrettanto simpatica.
— Ci siamo, caro Pestalozza!
— La è proprio così, caro Pirotta!
E i due milanesi, scambiandosi un risolino più ebete che sarcastico, tuffano il loro chiffer nel caffè e pannera ed esclamano:
— Prepariamoci alla lotta!
— Rinforziamo la macchina!
Esaurita la colazione, i due amici riprendono il discorso.
— Hai fissato il tuo...individuo?
— Non ancora; ma io voterò colla maggioranza de’ miei colleghi politici.
— Tu appartieni a qualche circolo?
— Al Circolo dei Droghieri indipendenti.
— Il vostro programma?
— Vogliamo che il governo adotti il caffè igienico fico—patata pei Coscritti dell’Agro.