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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ghislanzoni - Abrakadabra, Milano, Brigola, 1884.djvu{{padleft:88|3|0]] trasformarla, tale è la missione dell’uomo. Orgoglioso, superbo fino a credersi onnipotente, l’uomo non cesserà mai da questa lotta gigantesca che aspira al perfezionamento e forse conduce alla dissoluzione. Il Titano schiacciato non cesserà di agitare i suoi massi, di accumulare i macigni per salire fino a Dio — perché egli sente di aver qualche cosa di comune con Dio: l’intelligenza e lo spirito creatore!

CAPITOLO III.

I terrori del genio.

— Giovinetta — disse l’adulto coll’accento dell’entusiasmo — l’estasi del vostro volto, l’eloquenza del vostro silenzio mi compensano di cinque anni di patimenti!

— Perdonate al mio egoismo— disse Fidelia, riavendosi dallo stupore. — Ammirando la vostra opera, ho dimenticato i vostri dolori.

— E anch’io li dimentico in questo momento, e siete voi che me li fate obliare! — Prima che l’uomo vi confidi le pene del cuore, permettete che l’artista profitti di questo breve entusiasmo, per rivelarvi le creazioni del suo genio. Questo grande meccanismo che domani verrà posto in azione, io l’ho concepito da oltre cinque anni, nell’estate del 1976, quando una siccità desolante avea costretti buona parte dei cittadini ad emigrare in paesi lontani. Un avvenimento terribile... mi vietò di presen-

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