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156 | Giro del Mondo |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu{{padleft:186|3|0]]minando, giugnemmo ad un fonte di ottime acque, dove mi narrarono, che San Filippo battezzò l’Eunuco della Regina Candace: e verso l’alto del monte è la Villa, in cui il medesimo Santo nacque.
Di là del monte due miglia, è il Deserto, dove S. Gio: Battista dimorò 23.anni, fuggendo l’ira d’Erode. Vi si vede un’albero di corniole, o carube, delle quali dicono, che si pascesse il Santo; ed una sorgiva di buon’acqua. Scendendosi in giù, ed innoltrandosi nella concavità della rupe, si truova la grotta, nella quale egli menò asprissima vita, dormendo sopra una dura pietra: vi è un altare per celebrarvisi la Messa.
Seguendo il cammino per andare al Convento di S. Giovanni,mezzo miglio prima di giugnervi, è la casa di Zaccaria (per l’addietro monistero di monache) nella quale Maria Vergine andò a visitare S. Elisabetta, e compose il cantico Magnificat. L’edificio è mezzo sepellito nel terreno, onde conviene scendervi per 25. gradi. Vi si vede un’altare per celebrarvi, ed allato due grandi volte, che servivano di cantina, e refettorio alle monache: nella più grande è una
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