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444 Giro del Mondo

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. I.djvu{{padleft:478|3|0]]gliela. Questo accidente sbigottì molto la nostra comitiva, ma più il Coggìa, il quale, avvegnache io dalla sera antecedente gli avessi accomodato lo schioppo, per esserne difeso in caso di bisogno; nientedimeno amò meglio riporre la sua salvezza nella velocità del cavallo, senza curar dell’ignominia del fuggire, che facendola da bravo, porre in qualche ripentaglio la vita.

Restato io, e gli atterriti Padri a far argine all’impeto de’ ladri, posi piede a terra, avendo meco lo schioppo, e pistole pronte; e lasciati essi a cavallo con cattive pistole, e sprovveduti di polvere, m’appostai a sinistra dietro alcuni sassi; aspettando così al coverto quel che farebbono i masnadieri. Ma questi, ch’erano male in arme, ed alcuni di essi con bastoni, benché in numero di dodici, non vollero cimentarsi; e torcendo il camino si posero sulla montagna, restando a noi libero il passo. Commendarono molto i Turchi il mio portamento, e molto più i Padri, i quali da allora in poi mi chiamarono, per ischerzo, Caroan-Bascì, o capo della picciola Caravana. Era io talmente sdegnato col fuggitivo Coggìa, che in pena della sua co-


dar-

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