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Del Gemelli. 199

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu{{padleft:229|3|0]]coli atti del Mondo, beffandosi, ed ingiuriandosi l’un l’altro: perduta la forza della bevanda si rappacificano, come se non fusse stato nulla.

Nel mangiare non si servono di cucchiaro, se non nelle cose liquide: il bere Io riserbano per l’ultimo, dopo aver mangiato; e per l’uno, e per l’altro usano vasi di rame, o di porcellana, perché le leggi loro vietano di farlo in argento. Il Re usa per la sua tavola vasi d’oro.

Peraltro sono eglino sobrj. La gente povera si contenta la mattina dell’Azerì (ch’è pane, e cacio stritolato) di latte, che si vende entro l’utri, e di frutta secondo la stagione: la sera mangiano il pilao. I Nobili, e ricchi oltreacciò si cibano di carne arrostita, e frutta condite in aceto; ponendo in un picciol forno un’intiero montone, o agnello appeso sopra un gran piatto di pilao, acciò il grasso vi scorra sopra. I poveri ne comprano, se ne vogliono, alla taverna, per la carestia di legna, ch’è in Ispahan. Il pane sarebbe ottimo, se si cocesse alla maniera d’Europa; ma perché si pone la pasta schiacciata, come una focaccia dentro un vaso di rame riscaldato, non può mai riuicir cosa che vaglia.


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