< Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

Del Gemelli. 245

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu{{padleft:275|3|0]]le atte a spiegarne la magnificenza, perocchè se si considera la larghezza, ella è di ben 30. piedi; se l’agevolezza, ella è tanta, che per salire 22. piedi Geometrici di altezza, vi sono 95. gradini. Quanto alla bellezza delle pietre, elleno sono lunghe 30. e 35. palmi l’una, e profonde a proporzione; sicchè in una medesima sono tagliati talvolta 6. e 7. gradini: e se pure in qualche parte era rotta, vi fù con tale arte il manchevole collocato, che difficilissima cosa si è a qualunque occhio, per molto perspicace che fusse, rintracciarne la giuntura: e di qui nasce che a’ meno intendenti sembrano quelle scale, o fatte d’una sola pietra (che fora stato impossibile) o tagliate nella rocca. S’aggiunga a ciò, che tanto elleno, quanto le muraglie, sono d’un marmo nero così duro, che ha potuto resistere per tanti secoli alla voracità del tempo; e cconservarne le maravigliose vestigia di sì pregievole, ed incomparabile opera.

Dal piano quadrato, ove terminano le due scale, si entra in un portico di marmo bianco, largo 20. piedi. L’Architrave oggidì è caduto; però da’ pilastri che rimangono in piedi si scorge, essere stato


Q 3 con

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu{{padleft:275|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.