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Del Gemelli. 337

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu{{padleft:371|3|0]]affatto, rimanendoci in calma.

Tutta la marineria, e passaggieri biasimavano l’ignoranza del piloto, che in vece di condurne a Daman, ne avea portati ben 400. m. più sopra, verso Oriente; e in bocca quasi de’ lupi, e corsali Sangani, che non erano più di 30. m. più avanti. Volevano alcuni buttarlo in Mare; altri si contentarono di mortificarlo con parole, e togliergli il governo del vascello; onde restò così avvilito lo stolido vecchio, che più non ardiva parlare. Io dissi al Nicodà, che ben si meritava in iscambio degli Abassì, promessi in premio, aver tante bastonate, quante se ne doveano alla sua dappocaggine. Dodici mercanti, e Fachir Mori (che passavano a dimandar limosina nell’Indie) ricusarono, per tal cagione, di venir più sulla nave, e fattisi porre a terra, presero il cammino della spiaggia a piedi; estimando, che in assai maggior pericolo trovar si potevano in un vascello, governato da un Tabaccaro, che per un cammino di 20. giorni ne avea consumati 37. senza venirne a fine; andando per tre giorni innanzi, e indietro verso Tramontana, quando dovea indrizzarsi a Mezzo dì. Ritornato sul tardi il vento, costeggiam-

Parte II. Y mo

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