< Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

Giro del Mondo 37

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu{{padleft:53|3|0]]il nostro Pietro della Valle abbia lasciato di vedere, così questa Pagode, come il Palagio di Dario, colle antichità di Celmenar, poche leghe discoste dal suo camino; quando egli viaggiava per gusto, e spendeva così facilmente le migliaja di scudi, per soddisfare la curiosità. Io confesso il vero, che quantunque pover’uomo, non posi mente a spesa, nè a fatica, perche potessi veder tutto, e parteciparne il pubblico. Quanto al Tavernier, non è gran fatto, ch’egli non abbia curato d’esserne spettatore; imperocchè in fine il suo mestiere era di fare il giojelliere, e mercante; e per conseguente andava solamente in que’ luoghi, dove sperava dover trovare buon guadagno, ed occasione di far negozio; nè curava, per molti viaggi, che avesse fatti in India, di gir vedendo antichità, quantunque vi passasse da presso.

Voleva io andare a Tanà, e di là passare a veder la Pagode; però mi distolsero da questo pensiero il Padre Visitatore, e’l Priore, dicendomi, ch’era più comodo andar per Deins. Mi appigliai al loro parere, e presa la Domenica 13. in affitto una barca, passai nell’Aldea, o Casale di Gormandel, posto nell’Isola di


C 3 Sal-     

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu{{padleft:53|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.