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98 Giro del Mondo

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu{{padleft:122|3|0]]vidori a tavola, che per non fargli dispiacere vi condescesi; ma ben poi conobbi l’errore, poiche nel cammino presa meco confidenza con loro, mi servirono malamente, come si dirà col progresso del tempo.

Domenica 16. prima di porci a cavallo prendemmo qualche cibo, ed uscendo appresso fuora i Borghi, attendemmo ivi la brigata; e perciocchè indugiarono i vetturini a venire, un soldato Tartaro con la frusta ad un diede tanti colpi, che li fè la faccia tutta insanguinata.

Femmo il cammino d’un tratto tutto il giorno per colli, e monti, e piani ben accasati; ma l’abitazioni eran picciole, fuor solamente che una. Posammo la sera nella Villa di Tansican. Per lo cammino incontrammo a calca i passaggieri, e caravane di mule, e d’asini, che vanno, e ritornano dalla Corte, ed ancora picciole carrette ad una rota tirate, e girate da due persone, sopra ogn’una delle quali pongono tre, e quattro balle, che non porterebbono due mule in viaggio sì lungo.

Lunedì 17. in compagnia de’ suddetti soldati Tartari ripreso il viaggio, di buon’ora passammo la Villa di Suìì keü.


Que-     

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