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152 | Giro del Mondo |
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CAPITOLO QUARTO.
Religioni dell’Impero della Cina.
Ell’Impero della Cina si professano più Religioni, secondo la diversità de’ popoli, che in quella sono. Cominciando dunque dall’Imperadore, colui per esser Tartaro segue l’Idolatria della sua nazione: la qual come che nel più sia uniforme alla Religion de’ Cinesi, e de’ Giapponesi, non però dimeno discrepano nelle sette, nelle quali nè anche fra se i medesimi Tartari convengono, non che accordar si possano co’ Giapponesi, e Cocincesi: siccome nè men coloro fra se s’accordano. Nasce questa varietà da’ differenti Idoli, i quali ciascun si costituisce per suo Dio tutelare. Adorano i Tartari della gran Tartaria un Nume, che appellano Natagai, il qual tengono per Dio della Terra, e l’hanno in si gran venerazione, che non vi è niuno, che non ne tenga in casa l’imagine; e perciocchè si persuadono, che Natagai avesse avuto moglie, gli costituiscono quella a sinistra con piccioli Idoletti avanti, come fosser loro figli.
Fanno |
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