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Del Gemelli. 173

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu{{padleft:199|3|0]]vita celibe, son detti Ho oscianh da’ Cinesi, e da noi Bonzi: portan la testa tutta rasa (ch’è segno di dispregio fra quella gente) vestono un’abito di colore, e taglio simigliante a quello, che portan i Frati di S. Francesco dell’osservanza, ma con maniche larghe, e collaretto intorno al collo. Le Religiose son chiamate Niùxosciang, o Nijsciun, Kùkù sciù, o Nicù, secondo la diversità delle Provincie; ma non osservan vita claustrale, andando per la Città quando lor piace, e permettendo che s’entri ne’ lor Conventi. Entrai io in Canton una volta in un di quelli, ove fui convitato dalle Bonze a bere il Te, o Cia; onde giudicai, che non sia puro zelo quella vita Religiosa, ma fine particolare per godere della libertà, ed usar dissolutezze tanto dentro, quanto fuori il Convento, ad imitazione de’ Bonzi, che fanno il medesimo, quantunque predichino il celibato; ma i Mandarini usano ogni diligenza per prendergli sul fatto, e gastigarli capitalmente; indi è, che per la vita scandalosa, che menano, come ancora per avvilirsi in tutt’i mestieri meccanici, e corporali, son tenuti in obbrobrio, e poca stima fra Cinesi: all’opposto de’ Giapponesi, e Siamesi,


i quali     

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