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Del Gemelli. 201

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu{{padleft:227|3|0]]mi comprometto di comporre con loro il tutto. In effetto egli vi andò: e quando stava con timor di sua morte colui, egli dopo due giorni ritornato recò le Capitolazioni della pace; di che per l’allegrezza rimase oltre modo confuso il Regolo. Banchettarono poi i Moscoviti con generosità il Tartaro: il qual molto scarsamente restituì loro l’invito.

Accommiatatosi l’inviato Cinese si ritornò a Pekin, traversando per istrada più deserti, senza ritrovar Città, nè Villa ove potesse dimorare. Egli è vero, che vastissimo sia quel gran tratto della Tartaria Imperiale, che si possiede dal Re della Cina; ma egli è sì incolto, e boscoso, che in qualità ben picciolo può dirsi, vivendovi que’ poveri Tartari sotto capanne, senza case murate, a modo degli antichi Numidi, o Hamaxobiti, che tutti intesi alla vita pastorale, nè men case avevano, ma con loro portatili mapali, ove più concio era, andavano ad abitare. Ma l’Imperador odierno della Tartaria, bene al presente dirozzandogli comincia a far loro fabbricare Ville, e raccorgli entro a quelle in comunanza, tenendovi 40. Regoli, e Principi suoi tributari, fra quali sono i Tartari Fautazi, e Xalxa,


che     

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