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Del Gemelli. | 435 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu{{padleft:467|3|0]]gno dorato. La magnificenza degli arnesi de’ cavalli, ch’egli monta, consiste solamente in staffe di ferro dorato, e redini di seta gialla. Questa modestia non è mica mescolata con avarizia; perche quando si tratta di giovare al pubblico, generosamente spende i milioni; facendo nettar canali, fabbricar ponti, accomodare strade, e sovvenire largamente ì suoi sudditi, e soldati bisognosi.
E’ così inchinato alla caccia, che vi si esercita ogni anno, non già per pochi giorni, ma più mesi; andando una, e due volte nelle montagne della Tartaria. In quella guisa non solo prende diletto, ma impedisce anche, che la soldatesca non s’accostumi alla vita de’ Cinesi; ben veggendo egli aver soggiogate, con un pugno di gente indurita alle fatiche, tante migliaia, e migliaia d’effeminati Cinesi; ed essere affatto impossibile di mantener l’acquistato, se i suoi vengono a cader nello stesso vizio. Indi è, che egli medesimo (per dar esemplo ad infinito numero di soldati, che seco conduce a caccia) si pone un giorno continuo a correre appresso un cinghiale, scoccando sempre saette, sino a straccare sei, e sette cavalli. Talvolta, per ben lungo spazio, cammina a
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